Gioco d’azzardo online e rinnovo delle concessioni
Se si parla spesso del gioco d’azzardo, comprese le migliori piattaforme italiani di casino legali, non significa che questo sia negativo come è accaduto in tempi indietro neppure tanto lontani: vuole dire soltanto che il mondo ludico si sta evolvendo. Sopratutto significa che si sta ristrutturando e adeguando al nuovo mercato che si ripresenterà alla ripartenza dell’economia che speriamo accada a breve per i noti motivi relativi a questo settore abbastanza attaccato e devastato dalla pandemìa. Del gioco terrestre si può dire ben poco, onestamente, poiché sino a quando non potrà rialzare le saracinesche e non si potrà verificare il comportamento di questi nuovi giocatori privati così a lungo del gioco fisico e valutare come si avvicineranno ai punti di gioco frequentati in precedenza al Coronavirus, l’attenzione va proiettata verso quello online. Segmento che, oltre tutto, se la merita senz’altro poiché è cresciuto tantissimo ed ha “assorbito” le scelte dei giocatori terrestri: infatti gli stessi frequentatori del gioco fisico non lo hanno trovato disponibile dall’ottobre scorso e sono davvero tanti mesi di “digiuno fisico” di gioco.
Il segmento online, durante la pandemìa, si è trovato quasi “sommerso” di richieste da parte di nuovi temporanei clienti-giocatori ed ha aumentato di conseguenza le sue offerte, creando nuovi prodotti cercando anche di renderli più appetibili e soddisfacenti per cercare di fare “davvero propria” quell’utenza che gli è caduta “tra i tasti” e nelle scelte cercando di non farsi più abbandonare. Ma anche il gioco online, come tutto il resto del settore purtroppo, ha diverse problematiche e scadenze, in modo particolare quella relativa alle concessioni: ed è proprio per questo che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si sta attivando per il loro rinnovo che avverrà a mezzo del bando di gara che avverà nel mese di giugno prossimo, e che dovrà seguire il suo consueto iter. Iter che comprende l’invio entro aprile di quanto deciso da ADM al Consiglio di Stato per il parere preventivo al fine di riuscire entro giugno, termine di legge da rispettare, a pubblicarne l’esito in Gazzetta Ufficiale.
Le concessioni per il gioco d’azzardo online sono quaranta: avranno la durata di nove anni e potrebbero essere operative a partire dal 1° gennaio 2023 con una base d’asta fissata sui 2,5 milioni di euro e stanno impegnando a fondo l’attenzione di ADM. La gara è stata prevista dalla Legge di Bilancio del 2020 alla quale potranno partecipare soltanto soggetti con sede legale nello spazio economico europeo il cui risultato potrebbe portare allo Stato circa 100 milioni di euro tenendo conto del totale delle 40 ipotetiche assegnazioni. Al momento, il testo relativo alle concessioni è ancora in fase di definizione e dovrà superare diversi “step” prima di ottenere il parere preventivo da parte del Consiglio di Stato: proprio per tale importante incombente si è sottolineato che ADM è particolarmente attenta allo sviluppo di questa delicata situazione. Sia per i requisiti che dovranno avere i destinatari della concessione, sia per il risultato finale per lo Stato che è di importanza rilevante e quasi vitale, sopratutto nel periodo di ristrettezze economiche che anche le casse erariali stanno attraversando.
Il termine per questa gara avrebbe dovuto essere quello dello scorso mese di dicembre 2020 che non ha potuto essere rispettato a causa dell’emergenza sanitaria che ha tenuto le istituzioni in “altre faccende affaccendate”. Tutte cose che hanno ineluttabilmente allungato la tempistica così come quello delle altre gare relative al gioco terrestre, segmento che è protagonista anche della nota “questione territoriale” che dovrebbe risolversi prima della “gara terrestre” a mezzo del tanto atteso riordino nazionale dell’intero settore dei giochi. Altrimenti, ovviamente, se non si risolve questa annosa problematica chi acquisisce la concessione terrestre potrebbe trovarsi nella “spiacevole situazione” di non poterne usufruire i vantaggi, viste le tantissime norme restrittive che stanno impedendo al gioco fisico di continuare nel proprio cammino commerciale. I nuovi destinatari delle concessioni, sicuramente, staranno ben attenti alla situazione che il gioco terrestre sta vivendo da troppo tempo e con risultati devastanti a livello economico.
Non si deve dimenticare che in alcuni specifici territori, come la Regione Piemonte, il gioco pubblico è stato quasi espulso dalla sua zona di competenza. E proprio a causa della nota “questione territoriale”, del tanto agognato e più volte promesso riordino dell’intero settore ludico nei giorni scorsi Claudio Durigon, futuribile destinatario della delega ai giochi, aveva rilanciato l’idea di una proroga delle concessioni in essere, argomento già esposto dal Governo Giallo-Rosso che però non ha dato seguito alle promesse pronunciate più volte al mondo dei giochi e delle scommesse sportive e mai mantenute. Sembra, però, che dal ventilato rinvio generale delle concessioni venga esclusa la gara per quelle online forse anche nell’intento di rispettare il momento particolarmente favorevole che questo segmento sta vivendo: momento che sta sostenendo gli interessi di tutto il gioco pubblico, e che durante tutta questa pandemìa sta ottenendo risultati eccezionali identici a quei settori che riguardano tutto il mercato digitale.
Ma scelta appunto discendente dalle “domiciliazioni forzate” che hanno spinto i cittadini verso l’online per le spese consuete che, invece, venivano effettuate di persona nel quotidiano. Nel frattempo, ADM continua a lavorare sulle concessioni per rispettare i termini statuiti da una precisa Legge, anche se circola come già sottolineato l’ipotesi di un rinvio generale di tutte le gare relative ai giochi, poker online compreso, e se queste voci rappresenteranno la realtà lo si saprà a breve. Ci sono sempre tante decisioni da prendere per quello che attiene il gioco pubblico: infatti, fra le altre, il Tribunale Amministrativo Regionale, dopo la presentazione di tantissimi ricorsi da parte di parecchi operatori online, ha sospeso i provvedimenti di interruzione della raccolta per gli operatori online che fossero in possesso di una concessione in scadenza, intervento che ha così concesso la continuità del cammino commerciale delle imprese online e non solo: con tale interruzione, in effetti, si è anche permesso di continuare la raccolta erariale che “non fa di certo male a nessuno”, anzi!
Pubblicato il: 29 Aprile 2021 alle 10:00
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